Prova opaca degli uomini di Scolari. Protagonista Ochoa, portiere del Messico
Contro il Camerun potrebbe bastare un pareggio per accedere agli ottavi. Un ragionamento che nessun brasiliano avrebbe pensato di dover fare nel girone A. Eppure la prestazione poco brillante contro il Messico (0-0) costringe a rivedere gli entusiasmi dei padroni di casa, apparsi ancora piuttosto carenti in alcuni frangenti. Continua a non convincere la manovra offensiva. Scolari sostituisce Hulk con Ramires, autore di una prova opaca. Oscar non ripete la prestazione della gara inaugurale, mentre Neymar è abbandonato al suo talento. Fred, come contro la Croazia, scompare nel nulla, caricandosi sulle spalle anche una buona dose dell’insoddisfazione brasiliana per il risultato.
Vamos, Fortaleza! Vamos, Brasil! Queremos o estádio inteiro cantando o hino abraçado também! pic.twitter.com/InWAAYrM7P
— Paulinho (@paulinhop8) 17 Giugno 2014
Sorprende il Messico sia per organizzazione tattica che tecnica. I centroamericani, tenuti a galla da quattro interventi chiave del portiere Ochoa, saranno impegnati contro la Croazia nell’ultimo turno. Fortaleza ha commosse Neymar ed esaltato i compagni. Segnò l’inizio della nuova era Scolari in Confederations Cup. Vincere e disputare il Mondiale però è un’altra cosa.