La Procura di Cremona ha messo nel “mirino” altri personaggi del mondo del calcio che dovranno spiegare il perché di alcune telefonate sospette. Stavolta non si tratta di “pesci piccoli”
Lo scandalo del Calcioscommesse non è ancora finito. La Procura di Cremona, con l’aiuto dello Sco (Servizio centrale operativo della Polizia) sta, infatti, indagando su 15 nuove persone: tra queste nessun dirigente, ma faccendieri e giocatori che dovranno spiegare il perché di alcune telefonate sospette. Gli inquirenti hanno lasciato trapelare che stavolta non si tratta di “pesci piccoli”, ma di calciatori “assai noti”. Quattrocento nuove pagine sono state consegnate alla Procura di Cremona: all’interno un focus su partite già note e considerate pilotate ma anche dubbi su alcune partite del campionato appena terminato. Segno che la piaga del Calcioscommesse non è stata ancora debellata.