Ha firmato un contratto di 10 giorni e ha giocato in casa con i Lakers: “Non penso alla storia”
Nell’aprile di un anno fa aveva dichiarato la sua omosessualità. Era senza squadra e senza squadra è rimasto. Fino a ieri. Fino all’esordio con la maglia dei Brooklyn Nets. Il trentacinquennne Jason Collins, scendendo in campo allo Staples Center di Los Angeles contro i Lakers in un match di regular season, è diventato il primo gay dichiarato a giocare nel campionato NBA di basket.
Dieci minuti in campo e vittoria per 108-102. “Adesso – ha detto prima di scendere in campo - non ho tempo per pensare alla storia, devo concentrarmi sulla partita. La pressione per giocare un match della NBA è già abbastanza grande, l’ultima volta è stata lo scorso aprile, adesso devo solo riportare indietro le lancette e ritrovare il ritmo partita“. Collins, ala/centro alla tredicesima stagione in NBA, ha firmato un contratto di dieci giorni. “Lo abbiamo preso perché dia una mano alla squadra, vedremo cosa sarà capace di fare“, ha commentato il tecnico Jason Kidd. “La nostra decisione è stata squisitamente sportiva“, ha aggiunto il general manager Billy King.
Nella scorsa stagione Collins ha disputato 38 partite con i Boston Celtics e i Washington Wizards con una media di appena 1,1 punti e 1,6 rimbalzi a partita. In 12 stagioni tra i professionisti ha mantenuto la media di 3,6 punti e 3,8 rimbalzi a partita in 20,3 minuti di utilizzo sul campo