Domani a Montpellier si gioca Clermont-Munster, domenica a Twickenham c’è Saracens-Tolone
Comunque vadano a finire le semifinali di Heineken Cup, la cosa certa è che il 18 maggio a Dublino ci sarà almeno una squadra mai giunta prima all’atto finale della massima competizione europea di rugby per club. Questo perché oltre agli irlandesi del Munster, campioni nel 2006 e nel 2008 e finalisti nel 2000 e nel 2002, le altre tre squadre arrivate al penultimo atto, non sono mai riuscite ad andare oltre.
Non c’é mai riuscito il Clermont, che domani alle 18 ospiterà proprio il Munster alla Mosson di Montpellier. La squadra allenata da Vern Cotter, che sarà priva del suo capitano, il trequarti Aurelien Rougerie, lo scorso anno fu sconfitta proprio in semifinale, e in casa, dall’altra irlandese Leinster, che avrebbe poi vinto anche la finale. I francesi hanno come punto di forza il gioco fantasioso dei trequarti, fra i quali spiccano le ali, il neozelandese Sitiveni Sivivatu e il figiano Napolioni Nalaga, e il centro della nazionale Wesley Fofana; il mediano di mischia Morgan Parra è il faro di un pacchetto che non ha grandissimi nomi, ma che sa farsi rispettare, e che conta comunque in prima linea i nazionali Thomas Domingo (pilone sinistro) e Benjamin Kaiser (tallonatore), in un reparto completato dal colosso georgiano Davit Zirakashvili (79 cm per 119 kg, praticamente un comodino). Il Munster, che come noto conta sulla pattuglia di trequarti base della stessa nazionale irlandese, dalle ali Keith Earls e Simon Zibo, alla mediana con l’eterno Ronan O’Gara e Conor Murray, ha il suo punto di maggior forza nella seconda linea, dove giocano Donnacha Ryan e Paul O’Connell, autentici pilastri dell’Irlanda.
Dalle quote di William Hill, il Clermont parte strafavorito (1,14), ma il Munster (quota 6) ha dalla sua l’esperienza e la familiarità con sfide così importanti. Anche per PlanetWin i francesi meritano una quota bassissima (1,10), così come la meritano più alta, di conseguenza, gli irlandesi (6,35).
Domenica, alle 4 del pomeriggio, Twickenham ospiterà la finale tra i londinesi Saracens e i francesi del Tolone. Saracens che erano arrivati in semifinale nel 2008, sconfitti in casa dal Munster. Sfida nella sfida quella fra i due numeri 10 inglesi, Jonny Wilkinson e Owen Farrell. Wilkinson, che al Tolone sta vivendo una rinascita, finalmente tornato alla piena efficienza fisica dopo le ultime tormentate stagione ai Newcastle Falcons, tornerà a giocare sul prato del Tempio che per tredici anni lo ha visto come idolo assoluto. Di fronte avrà l’emergente Farrell, l’attuale apertura della Rosa, piede preciso quasi quanto il grande predecessore, ma ancora molto giovane e quindi lontanissimo dai livelli di gioco di Jonny.
La partita ha comunque nel Tolone la favorita d’obbligo: la corazzata costruita con grande esborso dal presidente Mourad Boudjellal e diretta dall’ex ct dei bleus Bernarde Laporte, ha fra le sue fila una galassia di stelle internazionali che hanno vestito la maglia di otto nazionali diverse. A livello individuale, i vari Matt Giteau (Australia), Andrew Sheridan (Inghilterra), Bakkies Botha (Sudafrica), Juan Fernandez-Lobbe (Argentina) e Chris Masoe (samoano All Black), hanno vinto di tutto. Gli manca solo il successo di squadra. Tolone che può permettersi di mandare in panchina gente come Frederic Michalak e Maxime Mermoz (apertura e centro della Francia) o Gethin Jenkins (pilone del Galles).
Non che ai Saracens manchino gli assi: la linea dei trequarti, con Alex Goode estremo, Chris Ashton e David Strettle alle ali, Brad Barritt centro e Farrell, è in pratica quella della nazionale inglese. E nel pacchetto a comandare c’è il capitano Steve Borthwick, ex skipper dell’Inghilterra.
Dalle quote di William Hill emerge una perfetta parità (entrambe a 2): evidentemente il fattore campo viene visto come elemento in gradi di riequilibrare il tema della sfida. Per PlanetWin, invece, il Tolone un piccolo vantaggio ce l’ha (1.83), mentre è identica la quota dei Saracens (2).