Il tecnico giallorosso su Erik Lamela: “Quindici gol e nazionale argentino. Chi non vorrebbe allenare un giocatore così?”
Rudi Garcia pensa al Livorno, ma non può non pensare anche al mercato. Anche se non vorrebbe il tecnico francese, alla vigilia di campionato, si ritrova a lavorare con una rosa che tra qualche giorno potrebbe aver perso pezzi importanti. Uno su tutti: Erik Lamela sempre più vicino al trasferimento al Tottenham. Garcia cerca di non pensarci troppo e vive il presente, tanto da aver convocato il giocatore per la sfida contro i toscani: “Erik è nella lista per domani, come altri 22 giocatori. Lui non adatto al mio scacchiere? A ogni allenatore piace un giocatore che fa 15 gol e gioca nella Nazionale argentina”.
Eppure le leggi del mercato sono più forti di tutto, anche della volontà di un allenatore: “Bisogna considerare l’aspetto sportivo e l’aspetto economico, che a volte, quasi sempre può venire prima - spiega -. In Francia, se parli del PSG o del Monaco va tutto bene, se parli delle altre 18 squadre, tutte devono adattarsi al momento. Per quanto mi riguarda, il periodo di mercato è il periodo peggiore per un allenatore. Ed è fastidioso iniziare il campionato con il mercato aperto, ma è una cosa che riguarda tutte le squadre europee. Sarebbe meglio lavorare con la rosa definitiva”.
E allora non resta che avere fiducia nella propria società e sperare: “Noi lavoriamo assieme ai dirigenti: ho fiducia in loro, avrò una squadra competitiva e forte come lo era la squadra all’inizio della stagione. Se va via un giocatore forte, se ne prende uno altrettanto forte. Ma la cosa più importante è vincere domani, in casa come in trasferta”. Una fiducia che sembra vacillare sulla sponda della tifoseria romanista: “Lo abbiamo visto durante la presentazione della squadra, c’erano diecimila persone in più rispetto alla presentazione dello scorso anno. I tifosi hanno capito che non abbiamo bisogno di guardare dietro, la cosa più importante è guardare in avanti. Devono essere il nostro dodicesimo uomo in campo”.