La settima giornata della Serie A si è aperta con la prima vittoria della storia del Carpi nel massimo campionato italiano. Dopo l’esonero di Castori, con Sannino in panchina, arriva la vittoria per 2-1 sul Torino. Il Carpi adesso ha 5 punti in classifica e ferma i granata a quota 13. Sempre sabato si è giocato il derby Chievo-Verona. Finisce 1-1 senza troppe emozioni. Al gol di Pisano al 70′ risponde Castro 13 minuti dopo. La classifica non sorride al Verona che ha solo 4 punti e una sola squadra sotto, il Bologna a 3.
Domenica a pranzo la giornata è aperta dal match Empoli-Sassuolo. Finisce 1-0 e decide Maccarone a 2 minuti dal 90°. La Roma ospite del Palermo al Barbera torna nella Capitale col bottino pieno, finisce 2-4 con la Roma avanti 3-0 che rischia di subire la rimonta rosanera ma che riesce a chiudere la gara nel finale con Gervinho. La Roma si porta a -4 dalla vetta, per la formazione di Iachini è la quarta sconfitta consecutiva.
L’Inter rimedia un 1-1 in casa della Sampdoria e gli va pure bene. I blucerchiati si portano avanti con Muriel, che insacca a porta vuota sul cross di Pereira. Mentre Correa poco prima a porta vuota colpisce male tra lo stupore del Ferraris. Al 76′ sono i nerazzurri a trovare il gol che vale il pareggio: Perisic mette il primo sigillo italiano e porta a casa almeno un punto. Mentre l’Inter rallenta la Fiorentina accelera, che ha vita facile al Franchi con l’Atalanta, visto che la squadra ospite resta in dieci dopo appena sei minuti per il rosso diretto a Paletta, che fa fallo da ultimo uomo e regala il rigore ai viola: dal dischetto Ilicic fa 1-0. Borja Valero sigla il raddoppio dopo una bella azione con Bernardeschi, il tris definitivo arriva al 90′ e porta la firma di Verdù, che sfrutta l’assist sublime di Kalinic per chiudere la partita. La Fiorentina passerà la sosta godendosi la cima solitaria della Serie A.
Il Napoli la fa da padrone a San Siro, batte il Milan 4-0 e si propone con forza come candidata allo scudetto. Il posticipo della settima giornata evidenzia la squadra di Mihajlovic certifica i suoi problemi davanti ad una squadra organizzata e illuminata da tanti campioni come Insigne, autore di una doppietta. L’11 di Sarri, in gol già in avvio con Allan, sale a 12 punti e si prepara ad affrontare dopo la sosta la capolista Fiorentina. Il Milan, fermo a 9 e stasera pesantemente contestato, dovrà meditare
Si ritrova, invece, la Juventus, che pure soffre tanto e all’inizio va sotto allo Stadium col Bologna, ma reagisce e riesce a trovare i primi tre punti casalinghi in campionato. Lo stesso undici del match vinto in Champions contro il Siviglia funziona, anche se Chiellini si lascia scappare Mounier dopo soli cinque minuti e Buffon non va in suo soccorso, anzi. In svantaggio i bianconeri tirano fuori il carattere e Morata trova il pareggio al 33′: colpo di testa preciso per battere Mirante. Nella ripresa l’arbitro fa il generoso, concede il penalty alla Juve e Dybala lo trasforma, poi Khedira dimostra la sua importanza con il 3-1 definitivo.
Alla Lazio il primo derby col Frosinone. Finisce 2-0 e succede tutto nella ripresa dopo che gli ospiti centrano la traversa con il solito Blanchard bravo a prendere il tempo sul gioco aereo. Keita segna l’1-0 al minuto 80, poi Djordjevic nel recupero chiudo i giochi. La Lazio con la terza vittoria in Serie A consecutiva si porta al terzo posto con 15 punti, uno in meno dei nerazzurri, mentre il Frosinone resta in fondo alla classifica a quota 4.